martedì 30 giugno 2009

Scoala cu Clasele I-VIII Valea Calugareasca

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Scuola dell'Infanzia "L. Pirandello" Bagheria La città

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Istituto Comprensivo Moliterno

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Gela

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Welcome to Bulgaria

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Bulgarian rose

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Dobrich Salut

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La vue panoramique de la ville

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vue de la tour du chateau où on peut voir le trone de l’empereur Wilhelm II du XIX siècle

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Scuola Poznan

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Poznań - Polonia - Polska auguri

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Monumenti e posti interessanti Monuments and places of interest

Italia- Rionero in Vulture

Rionero è situato nella parte settentrionale della Basilicata e fa parte della provincia di Potenza.

Confina ad ovest con la provincia di Avellino e quindi con la Campania.

Si trova a 656 metri sul livello del mare. Ha un territorio interamente montuoso e collinare perchè sorge sulle falde orientali del monte Vulture. Questo monte con le sue sette cime, da qualcuno paragonate con le sette note musicali, fa da sfondo al paesaggio e sovrasta i due laghi di Monticchio e nella sua vegetazione dà ricetto ad una grossa farfalla notturna, esistente oggi solo in Asia: la BRAMEA. Il toponimo rivela l’origine vulcanica della località collinare. Il suo clima è rigido durante il periodo invernale e mite nelle altre stagioni.

Dista 49 km da Potenza; il capoluogo si può raggiungere per mezzo della ferrovia, con l’autobus o con la macchina seguendo la superstrada.

Rionero è al centro di una zona molto popolata ed ha intorno numerosi paesi che la circondano formando quasi un anello. Da qui infatti partono diverse strade che permettono di raggiungere facilmente detti paesi. Dista appena 3 km. da Barile, la cui origine si deve alle immigrazioni di Albanesi di Scutari e di Croja, avvenute nel 1478 cioè oltre cinque secoli fa.

A 8 km. di distanza è situata Rapolla, antichissimo centro abitato e un tempo sede vescovile fino al 1528, 16 km. separano Rionero da Melfi, altro centro abitato antico e importante, attuale sede vescovile.

Questa cittadina conserva ancora l’antico castello medioevale ed è l’ultimo paese a nord della Basilicata e confinante con la Puglia e la Campania.

A 8 km. è situata Ripacandida, anche questo paese medioevale.

Rionero si trova a 30 km. di distanza da Venosa, paese antichissimo e importante centro abitato, patria del grande poeta Orazio ed in cui è possibile trovare testimonianze dell’epoca romana.

Sulla S.S.93 a 20 km. da Rionero si trova il castello di Lagopesole che fu sede di Federico 2°.

Struttura urbana



La struttura urbana ha subito, negli anni 60, notevoli cambiamenti. Essi si verificarono a causa di eventi naturali che hanno indotto le autorità ad emanare nuove regole nel modo di costruire le abitazioni.

I terremoti del 1930 e del 1980 hanno provocato gravissimi danni e le ristrutturazioni avvenute e quelle in corso fanno apparire il paese più bello.

Rionero ha un territorio comunale di soli 53,1 kmq e la sua popolazione, divisa fra il centro comunale e le frazioni di Monticchio Bagni e Monticchio Sgarroni, risulta essere di poco superiore a 12000 unità.

I monumenti più antichi sono la chiesa Madre, che presenta una facciata barocca e il campanile di stile romanico e la chiesa di Sant’Antonio che è la più antica ed è stata costruita in stile gotico. Altre chiese esistenti in questo paese sono: chiesa del S.S.Sacramento, chiesa della S.S.Annunziata. Le scuole presenti sono: la scuola dell’infanzia, divisa in quattro plessi, la scuola elementare, il liceo pedagogico, il liceo scientifico, il liceo classico e l’istituto statale d’arte.





ATTIVITA’ PRODUTTIVE

Le attività produttive della città sono prevalentemente agricole e industriali. La coltivazione della vite, dell’olio e di frumento sono le colture più importanti ma anche la pastorizia ha un buona produzione.

Dopo il terremoto del 1980 sono sorte delle industrie quali la FIAT, la Barilla, industrie di divani, e altre piccole industrie che sono di ausilio alla FIAT.

L’economia della città si basa sull’artigianato, sul commercio e sul terziario privato o amministrativo e su un’agricoltura un po’ più meccanizzata che in passato.

Nel territorio comunale vi è la presenza di sorgenti di acque minerali acidule o acidulo-ferraginose che vengono sfruttate da stabilimenti in continua espansione, sia di produzione che di occupazione.

Il turismo, nonostante la natura bellissima ed incontaminata dei laghi di Monticchio, non riesce a decollare.

FLORA E FAUNA DEL VULTURE

La vegetazione spontanea del nostro territorio presenta caratteri non autonomi, ma comuni alle regioni limitrofe.

Considerando l’ampia fascia boschiva dominano piante legnose caducifoglie (Cerri) miste ad altre specie che formano complessi minori. In questa fascia sono riassunti i vari aspetti della vegetazione arborea sub mediterranea che sono più chiaramente distinti in altre parti dell’ Appennino meridionale. Al Cerreto prevalente vediamo alternarsi la roverella, il leccio, l’acero. Tali essenze assumono i caratteri del bosco misto in un’ampia zona posta al Nord della fiumara di Atella con l’Ofanto.

Al disotto del Cerreto vi è il classico sottobosco di piante arbustive, le più diffuse delle quali appartengono ai generi Carpinus, Prunus Robus, Rosa, Crataegus.

Al disopra della curva di livello di 600 m. sul mare, fino e non oltre gli 850 m. è la sede dei castagneti. Il castagno vive mescolato spesso a querce e nella zona superiore ai faggi. Fitti castagneti ricoprono i rilievi vulcanici del Vulture. Spesso si associa al castagno anche il cerro, quercia sud-europea che può raggiungere con alberi isolati i 1400 metri, partendo da un limite inferiore che è pressappoco come quello del castagno.

Il sottobosco, già di per sé, nel castagneto, poco caratteristico, risente della generale degradazione del soprasuolo e comincia ormai a cedere a specie infestanti essendo state nel frattempo abbandonate anche le periodiche operazioni di pulitura. La parte più alta del territorio è uniformemente coperta dal Cerreto. Il sottobosco non presenta caratteri distintivi particolarmente originali, in esso vegetano varie specie di felci, l’Anemone e il Narciso in stupende fioriture primaverili.

Tra le numerose specie arbustive diffuse nei campi del territorio ve ne sono alcune di particolare interesse come l’Arundo donax e la Clematis vitalba i cui giovani rami erbacei vengono mangiati bolliti.

Per quanto riguarda la fauna la distribuzione della copertura arborea e la conseguente modifica dell’habitat naturale, hanno portato la totale scomparsa di diversi animali: Cervo, Capriolo, Gatto selvatico, Lupo, comuni fino a poco tempo addietro, come narrano gli anziani contadini del luogo.

Tra i mammiferi dobbiamo ricordare: la Lepre, la Volpe, il Tasso, la Martora, la Puzzola, la Donnola, la Faina, il Ghiro, lo Scoiattolo e il Riccio.

Alcuni vertebrati sono andati scomparendo, ancora presenti, anche se in numero molto ridotto, l’istrice, il lupo che compare di rado durante gli inverni più rigidi e il cinghiale. Tra i volatili troviamo la civetta, il passero, l’allodola, il tordo, lo storno e la quaglia.

Dei rapaci non vi sono che falchi e nibbi.

Tra i rettili si segnala la vipera che vive nascosta tra il fogliame dei boschi e delle valli, la lucertola e la serpe.

Tra gli anfibi il rospo comune e la rana.

La fauna ittica è scarsa. Quella di acqua dolce si segnala per le carpe, tinche, barbi e alborelle, queste ultime conosciute come sardine lacustri.

Le acque dei laghi di Monticchio non sono eccessivamente ricche come varietà di pesci. Si tratta in particolar modo di una fauna litoranea che vive il più delle volte addensata in alcuni banchi. Risulta presente con densità notevole il pesce persico.

L’anguilla è presente in misura discreta.

A queste tre specie principali si aggiungono altre di secondaria importanza sia come numero che come pregio commestibile.

Non si sa con precisione l’origine di questo nome, si suppone che derivi dal nome “Rivus Niger”(ruscello nero) dal torrente imperatore che partendo dalla chiesa di Sant’Antonio Abate –fuori l’abitato - scendeva fino a gettarsi nella fiumara di Atella. Le acque di questo torrente erano di un colore quasi nero, perché riflettevano la vegetazione circostante e perché passavano tra le terre nere pozzolaniche.

Ma una leggenda narra:

sulle sponde di questo torrente un contadino arava tenendo aggiogati al suo aratro un bue bianco e uno nero. Siccome questo ultimo non seguiva più pazientemente il lavoro, il contadino incitandolo col pungolo pare abbia detto: “Ar niur”(Ara nigro). Da qui il nome del luogo.

.

Sarà una leggenda, ma è certo che ancora oggi in dialetto rionerese noi diciamo “ Ar niur” parlando di Rionero, cioè proprio “l’ar niur” del contadino

Il nostro paese. Rionero in Vulture

lunedì 29 giugno 2009

Calabrisella mia

Our school

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Pupils have Crotone

il paese

1. Toutes les écoles du projet


Scuola Infanzia Montechiaro d'Asti - Italy
Un po' di Montechiaro - un peu de Montechiaro

Scuole

Dettagli
Titolo : IL MIO MONDO - MON MONDE
Lingue: български - English - français - italiano
Raggruppamenti disciplinari:Materie per la scuola primaria,Materie Scuola dell''infanzia
Età degli studenti: 3 - 11
Obiettivi: Far prendere coscienza ai bambini delle proprie radici fisiche e culturali. Far comprendere ai bambini, che il mondo è formato da molti paesi in cui esistono lingue, culture, tradizioni diverse. Faire prendre coscience aux enfants des propres racines, et que il y a beaucoup de pays qui ont cultures, langages, traditions differents.
Altre scuole: , ''Dumitru Almas''- I-VIII-School (Romania) , 3° Circolo Luigi Pirandello (Italia) , 4° Circolo Didattico (Italia) , Agrupamento Albufeira Poente (Portogallo) , Direzione Didattica Statale di Ariccia (Italia) , Gradinita cu program normal Gornet (Romania) , Grundschule Sandkrug (Germania) , IST.COMP. "L. SETTEMBRINI" (Italia) , Istituto Comprensivo di Moliterno (Italia) , ISTITUTO COMPRENSIVO "MARIA GRAZIA CUTULI" (Italia) , Katholische Grundschule Eversten (Germania) , Kindergarten, No.26 (Romania) , Przedszkole (Polonia) , Scoala cu clasele I-VIII ,,Evanghelie Zappa'' (Romania) , Scoala cu clasele I-VIII Sf. Andrei Mangalia (Romania) , Scoala cu Clasele I-VIII Valea Calugareasca (Romania) , Scoala cu cls. I-VIII "Lucian Blaga" (Romania) , Scoala Nr. 1 I. L. Caragiale (Romania) , Scuola dell''infanzia "F.lli Cervi" (Italia) , Scuola dell''Infanzia e Primaria 2° Circolo Fornelli (Italia) , Scuola Primaria Statale Rionero in Vulture (Italia) , Szkoła Podstawowa nr 84 im. Tadeusza Kościuszki (Polonia) , Vbsz De Regenboog (Belgio)

IL MIO MONDO - MON MONDE

Breve descrizione

Il progetto si propone ai bambini di illustrare il territorio in cui vivono e di aprire i loro orizzonti verso paesi diversi da quello di appartenenza. Le projet propose aux enfants d'expliquer le territoir ou vivent et de s'occuper des autres pays etrangers.